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CHRISTUS VINCIT!

09/04/2023
 
CHRISTUS
VINCIT!
 

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IL CONSIGLIO NELLA TEMPESTA

25 Aprile - Madre del Buon Consiglio

 

Madre del Buon Consiglio

 

Venendo prodigiosamente da Scutari (Albania)
l'effigie della Madonna del Buon Consiglio viene trasportata dagli Angeli
e scende a Genazzano (Lazio) il 25 Aprile 1467

Nel 1903 papa Leone XIII aggiunse alle litanie lauretane l'invocazione
Mater Boni Consilii.

 

Mater Boni Consilii

 

La Madonna del Buon Consiglio, anzi, più precisamente Madre del Buon Consiglio - l'invocazione esatta è questa - è la Madre considerata in quanto dando un consiglio, un orientamento a un Suo figlio spirituale, a un figlio spiritualmente generato da Lei.

Che cosa é un buon consiglio?

Noi tutti lo sappiamo già: lo spirito umano é suscettibile di errore, di grandi perplessità, e tante volte non è capace, da sé stesso, di trovare la soluzione di un problema. Quindi, ha bisogno del consiglio di una mentalità più alta, che veda più di lui e gli spieghi una certa cosa, gli dica come è, gli tracci una direzione da seguire. In questo senso, possiamo solitamente immaginare il consiglio come una norma che regoli l'agire. Questo é il senso corrente della parola consiglio.

In questo senso si può dire pure che per ogni specie di azione - anche le azioni puramente interiori, spirituali - la Madonna può dare un consiglio, può una norma. Prendiamo l'esempio di una persona che si trova sola e con una perplessità spirituale molto grande: continuerà o non continuerà a seguire un determinato tipo di devozione, smetterà o meno quanto all'astenersi di tale o tale altra cosa? Come farà? È un problema prettamente interiore relativo a un fare che é un mero fare dello spirito, quando non si traduce, tranne per via di conseguenze, in un'azione esterna. Ma l'uomo può avere perplessità a questo riguardo ed avendo perplessità ha bisogno di un consiglio. Il consiglio spirituale, il consiglio per le difficoltà dell'apostolato, per gli studi, per il rapporto con gli altri, insomma, il consiglio per ogni cosa. In tutte le circostanze l'uomo ha bisogno di un consiglio.

Uno dei frutti della Civiltà Cristiana é di aver reso ben chiara la necessità del consiglio come norma di vita

Possiamo pure dire che uno dei frutti del Medio Evo, della Civiltà Cristiana, è aver chiarito bene la necessità del consiglio come norma di vita e persino delle istituzioni occidentali.

Analizzando la storia primitiva delle monarchie pagane dell'Oriente, anche le grandi monarchie - Egitto, Persia, Cina, Giappone - si nota che in generale il monarca è un monarca assoluto, con il potere di disporre dei suoi sudditi come gli pare e piace, e che quasi non esistettero dei consigli. Ogni tanto appare nella Storia un individuo che, a proposito di una situazione, dà al monarca qualche consiglio. Ma non si riscontra il fatto che i monarchi abbiano avuto abitualmente dei consigli, come una istituzione da consultare usualmente sulle diverse questioni di routine. Il monarca sta nel suo isolamento e risolve le cose da sé. Ogni tanto chiederà un consiglio a qualcuno, ma non esiste quel che chiamiamo un Consiglio di Stato.

Nel Medio Evo, invece, vediamo apparire l'istituzione del Consiglio. Cioè, il riconoscimento della fallibilità, dell'imperfezione di spirito dei più potenti monarchi, i quali perciò organizzano abitualmente, tutti o quasi tutti, dei Consigli nominati da loro, costituendo degli organi collettivi, ai quali i monarchi presentano i propri problemi più rilevanti, li dibattono con i consiglieri in riunioni dalle quali conseguivano le soluzioni, che il re accettava o meno.

 

Medio Evo

 

Ma il re prende abitualmente le risoluzioni nel suo Consiglio. Dunque, riconoscendo la precarietà, la fallibilità dello spirito umano, di conseguenza i monarchi istituiscono dei Consigli per essere aiutati a risolvere i loro problemi.

Questa idea, questa propensione, si trasmise dalla monarchia ad altre forme di governo esistenti nel Medio Evo. Così, le repubbliche aristocratiche venivano governate dai Consigli. Ci fu, per esempio, il famoso Consiglio dei Dieci di Venezia, che coadiuvava il Doge ed aveva un enorme potere; ed anche le repubbliche borghesi, le città libere della Germania, che erano governate da Consigli, nel senso che il sindaco era assistito e rappresentava l'espressione di un Consiglio eletto dalla città.

E così venne ad affermarsi il principio secondo il quale l'avere un Consiglio era il complemento naturale di ogni governo, e che non si capirebbe che, in un modo o nell'altro, un governo non fosse coadiuvato e non avesse i suoi consiglieri.

Quand'anche la forma di governo è, per esempio, come in Brasile o negli Stati Uniti - che sono regimi presidenziali in cui non c'é un ministero che eserciti il governo in modo indipendente o più o meno autonomo dal capo di Stato, come in Inghilterra - i ministri sono comunque persone di fiducia del Presidente della Repubblica, ed é il presidente colui che governa.

Se gli uomini hanno difficoltà a trovare la propria via nelle circostanze spinose, allora devono chiedere a Dio un consiglio

Anche in questi casi si riscontra nella Storia di questi governi che le decisioni importanti vengono prese dal Presidente della Repubblica in una riunione con i ministri. Di solito, sulle questioni importanti e nelle occasioni eccezionali sono ascoltati tutti i ministri, dovuto a una consuetudine già divenuta una seconda natura in Occidente, secondo la quale è nell'ambito di un Consiglio, per mezzo dei Consigli, che gli argomenti vanno veramente risolti.

Quindi, se le cose stanno così, e se gli uomini devono chiedersi consigli a vicenda, se devono riconoscere che da sé stessi hanno difficoltà a trovare la propria via in circostanze spinose, difficili ecc., allora é soprattutto vero che l'uomo, potendo comunicarsi con Dio per mezzo della preghiera, Gli chieda consiglio. E dev'essere una delle abitudini della nostra vita spirituale, una delle abitudini della nostra devozione chiedere consiglio a Dio. Chiedere che Dio Nostro Signore ci illumini e ci faccia capire ciò che dobbiamo fare.

Conoscete già il fatto, parecchie volte menzionato da me, in cui San Tommaso d'Aquino, quando aveva dei problemi filosofici molto delicati, molto difficili e non riusciva a risolverli, introduceva la testa dentro il tabernacolo e vi rimaneva pregando al Santissimo Sacramento, finché gli veniva la desiderata soluzione. Quindi, come vedete, egli chiedeva a Nostro Signore Sacramentato un consiglio a proposito dei suoi studi.

Il più elevato, il più bel consiglio é evidentemente quel che proviene da Dio Nostro Signore, autore di ogni verità, di ogni bene, di ogni luce. È a Lui che dobbiamo chiederlo. Dunque, questo atteggiamento dell'anima di non solo chiedere consiglio agli altri nel campo terreno e naturale, ma soprattutto in questo campo naturale e soprannaturale chiedere consiglio a Dio Nostro Signore, questo atteggiamento spirituale é quello cattolico per eccellenza.

L'atteggiamento abituale di chiedere consigli per mezzo delle giaculatorie, dovrebbe essere normale in tutte le perplessità

Vediamo tante persone che, curati da questa o quella infermità, vanno al Santuario di Aparecida, lasciano degli ex voto di cera come un ricordo di quella guarigione; chiedono grazie di ogni sorta e le ricevono, anche a volte delle grazie materiali.

Dio Nostro Signore - che si incarnò per salvare le nostre anime, e non smette di salvare i nostri corpi che la morte divorerà - desidera, a fortiori, dirigerci, farci conoscere la verità e il bene nelle materie spirituali, nelle materie che siano la direttiva della vita dell'uomo.

Di conseguenza, la disposizione abituale di chiedere consigli, per mezzo di giaculatorie, dovrebbe essere comune e corrente in tutte le perplessità.

La Madonna del Buon consiglio presenta a Dio le nostre richieste di buoni consigli ed è Lei che ci porta tali grazie

Madonna del Buon consiglioOrbene, poiché la Madonna è la mediatrice di tutte le grazie, quando ci troviamo dinanzi a una immagine della Madonna del Buon Consiglio, abbiamo ogni fondatezza per formulare una preghiera, considerando che è Lei che presenta a Dio le nostre richieste di buoni consigli e che Lei stessa ci porta la grazia del buon consiglio, cioè, quel che lo Spirito Santo comunica a Lei e che dobbiamo sapere per il nostro orientamento.

Ed allora capiamo bene ciò che é la Vergine del Buon Consiglio. La Vergine del Buon Consiglio é la Vergine per mezzo della quale noi possiamo ottenere il buon consiglio nelle nostre afflizioni, nelle nostre perplessità, nelle nostre difficoltà. Questo é il significato della devozione alla Madonna del Buon Consiglio.

Da questo decorre una risoluzione pratica per la nostra vita spirituale: che invochiamo molto la Madonna del Buon Consiglio e non facciamo abitualmente nulla di importante senza chiederGlielo. Anche nelle piccole cose, chiedere, perché alla Madonna piace essere invocata anche nelle piccole cose, nelle circostanze apparentemente secondarie. Noi dobbiamo chiedere alla Madonna tutto, vale a dire, con frequenza. Se ci capita di non sapere risolvere una certa cosa: "Madre mia, consigliami", anche se è piccola.

Ad ogni momento siamo assillati dalle influenze della Rivoluzione. Se è così, può esserci qualcosa migliore di chiedere alla Madonna che ci avverta sempre, all'interno dell'anima: "Figlio mio, quella cosa é rivoluzionaria, non accettarla; quell'altra è eterodossa, conduce al male, é immorale, non approvarla". Occorre molta sagacità per difenderci da tutte quelle influenze! Chi meglio può ottenerci le luci, vale dire i consigli, se non la Madonna del Buon Consiglio?

Chiedere alla Madonna che ci conceda pure i consigli che non formuliamo

In questo senso, l'invocazione alla Madonna del Buon Consiglio è identica a quella fatta alla Madonna della fedeltà contro-rivoluzionaria. È per mezzo di Lei, per le Sue preghiere che possiamo ottenere questa fedeltà.

Dunque, io qui vi raccomando molto di chiedere alla Madonna questo consiglio: che siate sempre devoti alla Madre del Buon Consiglio, e che Le chiediate il consiglio interno per le vostre anime, il quale viene dato per grazia dello Spirito Santo, della quale San Paolo dice che é talmente profonda che penetra sino alla congiunzione dell'animo e dello spirito.

Io vorrei che ciò non rimanesse solo nella teoria. Desidererei che prendeste una decisione, cioè l'abitudine di chiedere consiglio alla Madonna diverse volte al giorno.

Osservate questa cosa curiosa: quanti di voi praticano - e sempre con molto risultato - la devozione alle anime del Purgatorio, per mezzo della quale chiedete loro, per esempio, di svegliarci presto al mattino, a un ora precisa. Ebbene, se le anime del Purgatorio per una piccola preghiera ci svegliano, ci indicano l'ora esatta, quanto più ci esaudirà la Madonna che é incomparabilmente superiore a tutti i santi e, quindi, anche alle anime del Purgatorio? Lei che ha una scienza di Dio come nessuno altro - nessuno vede Dio come Lei - che inoltre è la Madre di Dio e l'Onnipotenza supplicante! Quante volte può succedere che la Madonna ci dia un consiglio persino quando non l'abbiamo chiesto?

Quindi, possiamo chiedere alla Madonna che ci dia Lei i consigli che non chiediamo, i consigli che non ci ricordiamo di chiedere o che non si ha voglia di ricevere. Dire così: "Madre mia, fatemi avere il desiderio del buon consiglio che Voi ritenete conveniente darmi, anche nel momento in cui io non avverta che quell'argomento è tanto importante da valere la pena chiederlo".

Quindi, chiedere con frequenza di essere consigliato dalla Madonna.

Beninteso - non c'è bisogno che io lo dica - questo consiglio nella maggior parte dei casi non accade in modo straordinario, la Madonna non appare per darcelo. Tuttavia Lei suscita nella nostra anima un certo pensiero, una certa idea; devia lo spirito da un'altra parte, ci fa notare, all'improvviso, qualcosa, così come le anime del purgatorio svegliano le persone al mattino. Infatti, queste non appaiono; se lo facessero, credo che avrebbero pochi devoti, perché chiunque ha paura di vedere - e io mi includo - le anime dell'aldilà. Ma agiscono con tanta discrezione che le cose procedono con naturalezza. Dunque, a fortiori, la Madonna lo saprà fare bene.

A volte vedo persone prese da una perplessità e mi viene voglia di dirgli: "Ma mio caro, perché vieni a chiedere un consiglio a me? L'hai già chiesto alla Madonna del Buon consiglio? Non é qualcosa di incomparabile? A cosa serve che io ti dia un consiglio se la Madonna non lo consoliderà nella tua anima? Io ci riesco molto poco con il semplice valore logico del mio consiglio presso alla tua anima. Invece, con il Suo sostengo tutto si può".

Dunque, vi faccio questa raccomandazione: chiedete continuamente, e potrete ottenere un rinnovamento della vostra vita spirituale, dell'efficacia del vostro apostolato, della sagacità dei vostri metodi di azione in tutti i campi. La Madonna del Buon Consiglio é la Consigliera per eccellenza. Colei che sa tutto, può tutto e vuole tutto.

 

Eroici albanesi

Rappresentazione dei due eroici albanesi che camminano sulle acque del Mare Adriatico,
mentre inseguono il dipinto miracoloso della Madre del Buon Consiglio
che abbandona la località albanese di Scutari minacciata dall'invasione musulmana

 

La grazia dell'eroismo ha normalmente come punto di partenza qualcosa che potremmo chiamare buon consiglio

(Qualcuno domanda sulla relazione esistente tra la grazia del buon consiglio e l'eroismo cattolico, pertanto seguendo la Legge di Dio e degli uomini)

La grazia dell'eroismo ha normalmente come punto di partenza qualcosa che noi potremmo chiamare buon consiglio. Perché l'eroismo viene raggiunto quando l'anima discerne con molta chiarezza il bene o la verità per cui si immola e dovrà correre rischi. E non solo capisce che quella cosa è vera e buona, ma ne coglie il pulchrum, la bellezza.

Quando ciò brilla ai suoi occhi con uno speciale splendore, la persona diviene capace di eroismi di cui non sarebbe stata idonea quando tutto era appannato. Quindi, fare vedere tutto ciò per il raggiungimento dell'eroismo necessario, equivale a un consiglio, perché é un'apertura, un ravvivamento di orizzonti, una linea di condotta virtualmente indicata dalla Madonna in determinate circostanze.

Sarò più concreto. Immaginatevi un crociato che vada liberare Gerusalemme. Quando è ancora a una certa distanza da Gerusalemme, sente la stanchezza, la forte calura tra le sabbie, le terre abbandonate, ecc.. Passa attraverso tutto ciò e, all'improvviso, vede Gerusalemme. A quel punto, può avere la seguente reazione d'anima: "Adesso che sono arrivato, dovere scalare queste muraglie e conquistare la città: che tedio!... Un viaggio così lungo e alla fine ci sarà una battaglia...".

Invece, al contrario, egli può avere un bagliore nell'anima e dire: "Questa è la città sacra dove Nostro Signore morì! La città sacra dove fu istituita la Sacra Eucaristia, dove fu celebrata la prima Messa! La città sacrosanta dove si trova il Sepolcro di Nostro Signore Gesù Cristo nel quale Egli risuscitò! Dove la Madonna abitò ed ebbe, nella scena della Pietà, il suo Divino Figlio tra le braccia! Io non permetterò che continui nelle mani dei nemici!". Tutto gli appare come una meraviglia, un bagliore e decide: "Io attaccherò!" Ed ecco che quest'uomo esausto va, scala le muraglie e le conquista.

Quindi, che cosa ha ricevuto? Una illuminazione, una nozione specialmente vivace di quella magnificenza, che in quel momento lo ha trasformato in un eroe.

Come potete vedere il buon consiglio può condurre all'eroismo.

A volte succede in un altro modo. Si tratta di una tremenda aridità, che non incontra una soluzione; ma l'anima sente dentro di sé una forza che dice: "Ti trovi nell'aridità, ma devi lottare; quindi lotta, perché questo è il tuo dovere". E l'anima prende una decisione e nell'aridità dà la carica di cavalleria e disarciona l'avversario. È un altro modo altamente meritorio in cui il consiglio avviene nel fondo dell'anima, in maniera che la persona neanche si rende conto di essere stata consigliata, ma in cui ha ricevuto una forza straordinaria per una circostanza straordinaria. È così che la Madonna del Buon Consiglio ci orienta.

(Plinio Corrêa de Oliveira - SD, 16 dicembre 1975)

 

Il nostro Fondatore
dinanzi alla Madre del Buon Consiglio, a Genazzano

 

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